Crisi della Giustizia: soluzioni possibili
Sulla crisi della “giustizia”, intesa come amministrazione della giustizia ( perché la Giustizia vera, si sa, non è di questo mondo), molte e differenti sono le opinioni politiche. Come può – se può – uno Studio Legale fare la differenza? Con un diverso approccio. Ad esempio:
– Nel diritto penale, non iniziare la conta dei termini di prescrizione, ma dimostrare al P.M. – e se non comprende, al Giudice – che il reato non sussiste o che il cliente non lo ha commesso
– Nel diritto penale ambientale, dimostrare al P.M. – e se non comprende, al Giudice – che il verbale che rappresenta la notitia criminis è stato redatto in palese ignoranza della normativa di diritto ambientale (è infatti così per il 95% delle verbalizzazioni)
– Nel diritto civile, perseguendo una transazione e non seguendo il cliente in quelle che per lui sono “questioni di principio”
– Nel diritto amministrativo, agire per far valere il principio che la P.A. ha sì poteri, ma anche doveri di trasparenza, correttezza, lealtà nei confronti dei cittadini
– In ogni questione, non portare avanti una cospicua attività difensiva, se appare evidente che il risultato atteso non potrà essere raggiunto. Lo sappiamo: la prestazione dell’avvocato è prestazione di mezzi e non di risultato, ma quanto è etico, o solo dignitoso, presentare una pesante parcella per numerosissime attività compiute, pur se il risultato di tanta attività è nullo?
Foto Utente Flickr Tori Rector